

La Fondazione Basso – Sezione Internazionale segue con preoccupazione e rinnovato interesse la situazione in atto del Tibet.Īttraverso il Tribunale Permanente dei Popoli, si è occupata negli anni ’90 della questione tibetana.Ī Strasburgo, il 20 novembre 1992, il Tribunale ha emesso una sentenza di condanna della Repubblica Popolare Cinese, in cui già veniva dimostrato che le autorità cinesi perseguono una politica di repressione, perpetrando gravi violazioni dei diritti fondamentali del popolo tibetano, tra i quali: privazione dell’esercizio della libertà di religione e di espressione la pratica degli arresti arbitrari e delle condanne senza processo la pratica della tortura rottura dell’omogeneità etnica e culturale del Paese attraverso trasferimenti coatti. Scritto il 31 Marzo 2008 7 Gennaio 2013 Autore Arturo Di Corinto Categorie Diritti digitali Lascia un commento su Contro il prestito bibliotecario a pagamento, per la libertà di cultura TIBET: COMUNICATO STAMPA FONDAZIONE LELIO E LISLI BASSO Come il caso della Public Libray of Science – PLOS. () Oggi finalmente i ricercatori possono pubblicare una nuova generazione di riviste ad accesso aperto, in cui i costi sono coperti da meccanismi diversi dagli abbonamenti. Anche per questo è nata la Open Access Initiative: per garantire la libera fruibilità e circolazione dei prodotti della ricerca accademica finanziata con soldi pubblici, organizzandoli in archivi aperti liberamente accessibili e gratuiti. Nel seguito di “The Disney Trap”, fortunato video contro le storture del copyright questa volta ad essere preso di mira è l’equo compenso sul prestito bibliotecario.

E la migliore dimostrazione del ruolo di garanzia di questo istituto sta nel fatto che da sempre le biblioteche pubbliche esistono come alternativa alla distribuzione commerciale delle creazioni culturali. Non è nato certo per tutelare i profitti delle case edtrici come qualcuno sostiene.

Il copyright è nato e poi si è consolidato come un dispositivo di bilanciamento per garantire agli autori un incentivo alla produzione di opere creative e allo stesso tempo favorire la loro circolazione presso il pubblico, affinchè chiunque potesse goderne. Ma poco si dice di quanto un regime di copyright rigido danneggi la diffusione dell’istruzione nei paesi in via di sviluppo.

Negli ultimi anni il copyright (il diritto d’autore in Italia) ha smesso di essere un argomento per avvocati ed è diventato un tema di importanza cruciale per musicisti, designer, scrittori, accademici, consumatori e per chiunque sia coinvolto a vario titolo nella produzione e fruizione di cultura. Arturo Di Corinto per Peace Reporter di Marzo
